Il codice ATECO

Il codice ATECO

Il codice ATECO. Cos’è?

Il codice ATECO è stato creato dall’Eurostat nel 2007 ed è stato adottato dall’Istituto Nazionale di Statistica italiano (ISTAT) il 1° gennaio 2021.

Con questa sigla – ATECO – si classificano tutte le ATtività ECOnomiche, svolte nell’Unione Europea.

Il codice ATECO è costituito da un insieme di codici identificativi alfanumerici,  composto da lettere e numeri. Le lettere servono a individuare il macro settore di appartenenza dell’attività, mentre i numeri ne indicano le categorie e sotto categorie. È una classificazione costantemente soggetta ad aggiornamenti e modifiche periodiche.
L’ISTAT ha appena aggiornato i codici  che saranno operativi a partire dal 1° aprile 2022.

Il codice ATECO. A cosa serve?

Con questo codice si identifica quindi, in modo univoco, l’attività economica per la quale si apre partita IVA che viene comunicata all’Agenzia delle Entrate, specificando la tipologia dell’attività che andrà ad essere svolta.
Questa comunicazione è necessaria affinché ciascuna attività sia classificata in modo standardizzato ai fini fiscali, contributivi e statistici. Ogni eventuale variazione dell’attività economica successiva DEVE essere comunicata al fisco, insieme a una nuova attribuzione ATECO.

Il coefficiente di redditività

Ogni codice ATECO, ha un coefficiente di redditività differente.

Il coefficiente di redditività è un fattore relativo al Regime Forfettario  ed è costituito da percentuali che sono da applicare sul fatturato totale, per calcolare il reddito imponibile, sulla quale verranno applicate le aliquote di imposte e contributi.

In base alla classificazione ATECO e le relative differenti attività economiche associate, infatti, è stata costruita una tabella che ha assegnato a ciascuna attività un coefficiente di redditività da applicare al fatturato per determinare il reddito imponibile in regime forfettario.

ProntoContabilità mette a disposizione la propria esperienza per l’apertura della tua partita IVA in regime forfettario, valutando insieme a te il codice ATECO più consono alla tua attività economica.

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Regime forfettario e regime ordinario

Regime forfettario e regime ordinario

Regime forfettario e regime ordinario, qual è la Tua strada?

Il regime forfettario

Del regime forfettario abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo ma per chiarezza proviamo qui di seguito a riassumere.

Nato nel 2014 e modificato nel 2015, il regime forfettario è un regime fiscale “agevolato” perché riduce notevolmente il carico delle imposte, prevedendo numerose facilitazioni a livello fiscale, contabile e burocratico.

È rivolto alle imprese più piccole, alle start up, ai giovani che iniziano la propria attività lavorativa e, più in generale, a tutti coloro che hanno necessità di collocarsi (o ricollocarsi) sfruttando una propria capacità, competenza o passione. A tal proposito sulla nostra pagina Facebook parliamo di Giuseppe, ex postino infelice, ora soddisfattissimo travel blogger, che ha voluto migliorare la sua vita trasformando la sua passione per i viaggi in un vero e proprio lavoro.

Tornando al regime forfettario, i vantaggi sono:

  • unica imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività.
  • esonero dall’esposizione dell’IVA in fattura e da tutti gli adempimenti relativi ad essa (versamenti e liquidazioni periodiche);
  • esonero da studi di settore ed esterometro;
  • esonero dall’obbligo di registrazione delle fatture;
  • esonero dalla tenuta dei registri contabili
  • esonero della fatturazione elettronica

Ai contribuenti forfettari non è permesso però detrarre nessuna spesa in quanto lo Stato applica un abbattimento dell’imponibile sul quale calcolare le tasse “a forfait” che varia a seconda del tipo di attività svolta (min. 22% – max 60%).

Il regime ordinario

Il regime ordinario è destinato a società e imprese di medie e grandi dimensioni dal fatturato importante, ma anche a persone fisiche che esercitano attività commerciali e alle società di persone.

È regolamentato da una contabilità complessa con l’obbligo di redazione di registri contabili quali: il libro giornale, libro inventari, scritture di magazzino, registri IVA, libro mastro, beni ammortizzabili, libri sociali.

Per il pagamento delle imposte sono previste differenti aliquote Irpef dove l’aliquota più bassa corrisponde al 23%.

Il regime ordinario è soggetto a liquidazioni e a versamenti Iva, mensili o trimestrali.

Con il regime ordinario si ha diritto alla deduzione delle spese regolarmente sostenute per svolgere la propria attività lavorativa, con inoltre la possibilità di detrarre tutta una serie di spese derivanti da mutui, carichi di famiglia, ecc.

Differenze tra regime forfettario e regime ordinario

Le principali differenze tra le due opzioni sono di carattere prettamente fiscale e burocratico.
Per scegliere quale regime sia il più adatto è importante affidarsi a un buon consulente che valutando caso per caso, permetta una scelta vincente e duratura.

Stai pensando di aprire una tua attività o stai considerando la possibilità di variare il tuo regime fiscale? Contatta ProntoContabilità, la prima consulenza per meglio individuare la strada giusta per te è gratuita!